Mangiare bene ad ogni età: elisir in cinque regole

Il segreto per vivere una vita lunga e di qualità all’insegna del benessere e della salute è nascosto nel buon cibo.

L’alimentazione corretta è l’elisir di cui da sempre l’essere umano è alla ricerca: mangiar bene rallenta i processi di invecchiamento ed è determinante nella prevenzione di numerose patologie quali obesità, diabete, osteoporosi, cardiopatie, patologie respiratorie, neoplasie. Scegliere gli alimenti più adatti a seconda della fase della vita in cui ci si trova è fondamentale per “star bene”.

Un corretto comportamento alimentare è importante durante tutto l’arco della vita, anzi in età geriatrica diventa la chiave che spalanca la porta della salute per un corpo sì anziano ma in armonia.

Gli anziani, infatti, pur presentando una grande variabilità individuale nella modalità di invecchiamento, vanno incontro a cambiamenti fisici, psichici e sociali che possono influenzare le scelte alimentari sia sul piano qualitativo che quantitativo, con comparsa di obesità o malnutrizione. Un modo errato di affrontare un’altra fase della vita poiché tali comportamenti potrebbero influenzare in modo significativo il loro stato di salute.
La scelta degli alimenti pertanto non dev’essere legata alle abitudini acquisite, ma ad una nuova consapevolezza: bisogna in pratica comprendere che ciò che si mangia non solo può influire negativamente sullo stato di salute ma andrà sempre più ad inficiare l’efficienza fisica.

ECCO LE PRINCIPALI REGOLE DA SEGUIRE:
1. Masticare a lungo e lentamente in modo che il cibo sia predigerito in bocca. Questo permette di: aumentare le capacità digestive; migliorare l’assorbimento dei nutrienti; aumentare il senso di sazietà;

2. Variare più che si può l’alimentazione, assumendo tutte le classi di alimenti;

3. Consumare porzioni di verdura ad ogni pasto principale, meglio cotte, preferendo le verdure verdi;

4. Mangiare carne 3 volte a settimana così come il pesce per sentirsi più in “forze”;

5. Fare attenzione alle dosi di sale, olio e zucchero. Gli anziani hanno un’alterata percezione di questi alimenti (e quindi del gusto dei cibi) e tendono a usarli in modo esagerato.

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