Dieta a basso FODMAP

La dieta Low FODMAP (Fermentable Oligo-Di and Mono-saccharides and Polyols // Oligo-Di-Mono saccaridi Fermentabili e Polioli) ha uno scopo specifico: diminuire l’infiammazione intestinale limitando gli alimenti che ne sono la causa primaria. Il percorso Low FODMAP prevede una sorta di “reset” dell’intestino e un reintegro successivo degli alimenti “incriminati”.

Chi ne può trarre davvero beneficio? I soggetti che non rispondono alle terapie alimentari convenzionali e che appartengono alle cosiddette diagnosi bordeline e cioè chi soffre di: sindrome dell’intestino irritabile (IBS), disbiosi intestinale, diverticolite, malattie infiammatorie intestinali croniche, sensibilità al glutine non celiaco.

Ma che cosa sono i FODMAP? Sono una serie di carboidrati a corta catena quali lattosio, fruttani, fruttosio, galattani e polialcoli (sorbitolo, mannitolo, ecc.) che, semplificando di molto il concetto, non possono essere digeriti o assorbiti bene. Hanno in comune alcune caratteristiche: sono nutrienti osmoticamente attivi (richiamano liquidi nel lume intestinale), sono scarsamente assorbiti e facilmente fermentabili dalla flora batterica. Ciò determina gonfiori, dolori addominali, diarrea e stitichezza.

Questo regime alimentare comporta, nel lungo termine, una carenza di importanti nutrienti e antiossidanti naturali, inducendo significativi cambiamenti del microbioma intestinale. Proprio per evitare la creazione di danni persistenti è fortemente sconsigliato il fai-da-te. Un professionista della nutrizione può farvi da guida e fornirvi al contrario un’adeguata terapia scongiurando gravi carenze nutrizionali. Il dottor Giuseppe Geraci, esperto di nutrizione clinica ha sviluppato un protocollo alimentare Low FODMAP di tipo mediterraneo dando il suo personale contributo a questa innovazione alimentare a scopo terapeutico.

Il Piano alimentare del dottor Geraci prevede la personalizzazione del regime Low FODMAP, articolato in diverse fasi a partire dall’Eliminazione, al Challenge test e così via; un piano quindi diversificato da caso a caso che segue le comorbilità. Proprio per questo, il protocollo prevede una precisa procedura di applicazione il cui sviluppo sarà spiegato step by step al singolo paziente interessato a seguire tale percorso insieme a #GeraciNutrizionista.

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