La bontà della “Ciauna” contro la demonizzazione dei dolci

Domenica 5 maggio ho trascorso una giornata molto piacevole al Comune di Valdina, in provincia di Messina.

Incuriosito dal Laboratorio del Gusto Slow Food sulla “Ciauna”, evento organizzato proprio da questo piccolo Comune sui monti Peloritani, ho assistito al “racconto” su questo dolce al forno ripieno di ricotta – atipico per il territorio – composto da una base di pasta frolla ricoperto di ricotta aromatizzata.

Durante l’evento, il cui moderatore è stato il dottor Saro Gugliotta, portavoce di Slow Food Sicilia, non sono mancati i cenni sulla qualità degli alimenti, sulle origini storiche di ogni singolo ingrediente che compone la “Ciauna”.

Incuriosito, posso sostenere che si tratta davvero di una sana iniziativa che ricerca, in questo dolce, la tipizzazione storica del territorio, la buona farina di grano tenero varietà maiorca, il miele di qualità, lo strutto per dare all’impasto omogeneità senza alterarne il sapore, le uova di gallina, la ricotta di pecora, il latte fresco intero, il vermouth, sale, vaniglia, cannella e per finire l’uso del forno a legna che con la sua modica calura, dopo aver infornato il pane, colora ed insaporisce.

Spesso quando si mangia un dolce si pensa subito alla paura di ingrassare, che sarebbe meglio non mangiarlo, che fa aumentare lo zucchero nel sangue; magari si assiste anche con battute ironiche alla demonizzazione del dolce, ma spesso è un atteggiamento ingiustificato. La maggior parte delle persone non deve dimagrire e non ha malattie, pertanto può liberamente consumare un dolce specie se fatto con ingredienti di qualità.

Particolare attenzione a questa tipologia di alimenti la deve avere solo chi ha il diabete o altre problematiche metaboliche; in questi casi sarebbe bene non consumarne affatto, al più uno solo alla settimana, magari di domenica e dopo aver consumato più energie con qualche passeggiata in più.

Questo è il consiglio di #GeraciNutrizionista per iniziare bene la settimana!

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